Il mondo della subfornitura meccanica è oggi articolato su due categorie: “aziende strutturate”, che stanno divenendo riferimento per i grandi committenti e “aziende lineari” con eccellenza sul prodotto ma con difficoltà ad erogare i servizi. Le prime hanno trend di crescita molto più sostenuti delle seconde che rischiano la marginalizzazione in una relazione industriale che rafforza il ruolo del servizio. Ad essere premiate dalla committenza sono quindi soprattutto le imprese subfornitrici che hanno saputo innovare e riorganizzarsi in funzione dell'efficienza.
Aumenta inoltre l 'attenzione, da parte dei committenti, ai fornitori di “sistemi complessi”, quali gruppi e macchine complete. In questo scenario risulta vincente chi si è messo nelle migliori condizioni per crescere e quindi in grado di coniugare economicità del prodotto, efficienza organizzativa e livello di servizio, riuscendo ad instaurare un nuovo rapporto con la committenza. Anche su base europea ed internazionale i segnali per la subfornitura meccanica “made in Italy” sono confortanti
All’interno del gruppo del G9, l’eccellenza italiana è legata soprattutto ai settori delle "macchine meccaniche, motori e componentistica meccanica", con punte di specializzazione tecnologica elevate per quanto riguarda i "processi, macchine e apparecchi per lavorazioni; veicoli e accessori", i "processi, macchine e apparecchi per lavorazione di fibre e carta" e i "prodotti e elementi strutturali per costruzioni".
Il settore della subfornitura meccanica di precisione appare così di vitale importanza per il nostro Paese. Non solo le nostre aziende possono competere ad armi pari con le loro concorrenti europee, ma è anche un settore che si distingue dagli altri per la dinamicità e l’innovazione, a confronto di tutti gli altri settori dell’industria italiana. Qualità, queste, indispensabili per superare in fretta l’attuale crisi economica.