L'industria metalmeccanica è fuori dalla fase recessiva: nel secondo trimestre 2010, infatti, la produzione industriale del settore è aumentata del 14,1% su base annua mentre nei primi sei mesi ha messo a segno una crescita dell'8,6% con dinamiche positive in quasi tutte le attività. E' l'indagine congiunturale di Federmeccanica a certificare, così, l'uscita dal tunnel del settore che tra aprile e giugno ha registrato un ulteriore progresso del 3,1% rispetto al trimestre precedente. "La recessione è finita, il clima generale può dirsi positivo anche se resta una grande incertezza", commenta il vicepresidente degli industriali meccanici Luciano Miotto.
Per gli industriali di settore, infatti, nonostante la "produzione si sia rivelata migliore delle prospettive attese all'inizio dell'anno, e siano in fase di ripresa gli investimenti interni, resta però il fatto che la nostra crescita è al traino di Francia e Germania". Per questo gli industriali faticano a disegnare prospettive a più lungo termine: "E' difficile prevede come evolverà. Le nostre aspettative sono per una crescita ma se la situazione resterà quella di oggi la ripresa sara' via via sempre piu' lenta",
La crescita, comunque, sia nel secondo trimestre che nei primi sei mesi, è stata 'trainata' dall'espansione delle attività metalmeccaniche ed in particolare dei prodotti in metallo e delle macchine ed apparecchi meccanici che hanno cosi' invertito le tendenze negative ancora in atto nel corso del primo trimestre del 2010 ed è stata favorita dalla forte ripresa della domanda mondiale.
Risultati che gli industriali, giudicano "sicuramente positivi" e ascrivibili alla quasi totalità dei comparti, ma ancora inferiori di circa il 10% a quelli registrati nel 2007.