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web 2.0

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Il Web 2.0 indica genericamente l'evoluzione Internet (e in particolare del World Wide Web), annuncia un cambiamento, un nuovo modo di intendere il Web.
Web 2.0 è l’insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione sito-utente (blog, forum, chat, sistemi quali Wikipedia, Youtube, Facebook, Myspace, Twitter, Gmail, Wordpress, Tripadvisor ecc.). La locuzione pone l’accento sulle differenze rispetto al cosiddetto Web 1.0, diffuso fino al 2000, e composto prevalentemente da siti web statici, senza alcuna possibilità di interazione con l’utente eccetto la normale navigazione tra le pagine, l’uso delle email e l’uso dei motori di ricerca. Un esempio potrebbe essere il social commerce, l’evoluzione dell’E-Commerce in senso interattivo, che consente una maggiore partecipazione dei clienti, attraverso blog, forum, sistemi di feedback primo tra tutti ebay. Molti sono scettici e sostengono che il termine Web 2.0 non ha un vero e proprio significato, in quanto dipende esclusivamente da ciò che i proponenti decidono che debba significare per cercare di convincere i media e gli investitori che stanno creando qualcosa di nuovo e migliore, invece di continuare a sviluppare le tecnologie esistenti.

La differenza tra il web 1.0 e il web 2.0 sta sia nella maggior possibilità di condivisione e di comunicazione che nel concetto di accessibilità, ancora poco diffuso.

“L’accessibilità, anche in informatica, è la capacità di un dispositivo, di un servizio o di una risorsa d’essere fruibile con facilità da una qualsiasi tipologia d’utente. Il termine è comunemente associato alla possibilità anche per persone con ridotta o impedita capacità sensoriale, motoria, o psichica (ovvero affette da disabilità sia temporanea, sia stabile), di fruire dei sistemi informatici e delle risorse software a disposizione”.

Quindi possibilità per chiunque di accedere al sito web, qualsiasi, e quindi a ciò che il sito web contiene. Cioè i contenuti. Ecco un altro concetto importante, è fondamentale produrre contenuti idonei tali da poter fornire tutta una serie di informazioni all’utente e lo stesso contenuto deve poi essere condiviso, commentato. Da qui l’interazione con l’utente che partecipa attivamente e esprime la propria opinione sui contenuti in un sito web o in un blog, strumento principale appunto per la condivisione e la partecipazione.

Per le PMI il web 2.0 è un concetto ancora molto lontano, non ne vedono un'utilità immediata ma dei “pericoli” ed è veramente arduo trasmettere questi concetti per un problema culturale di base. Per intenderci, è stata dura fare entrare nella mente delle aziende il concetto del sito web, ben più ardua sarà la sfida del web 2.0.