La gestione “efficace”. L’importanza delle priorità

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obiettivi e priorità

Definire gli obiettivi e le priorità per il loro raggiungimento. La “leadership” decide cosa è prioritario, mentre la “gestione” assegna le precedenze.

Sia nella propria sfera personale che in quella lavorativa ognuno di noi è portato giornalmente a prendere delle decisioni sul da farsi al fine di raggiungere un obiettivo, più o meno importante ma pur sempre un obiettivo. 

 

Ma di cose “da fare” ce ne sono sempre tante più o meno importanti o prioritarie: quali definire “priorità”? Questo è compito della propria capacità di definire obiettivi e passi per raggiungerli: la “leadership” decide cosa è prioritario, mentre la “gestione” assegna le precedenze. Ciò significa “organizzare”, cioè agire sulla base di priorità. Ciò include il concetto di pianificazione: di elaborazione di un piano specifico per conseguire degli obiettivi attraverso azioni alle quali è stata assegnata una priorità.
Nel lavoro sicuramente questi fenomeni sono importanti in tutte le attività, le azioni vanno ottimizzate per non sprecare risorse e tempo prezioso, per non rendere difficile o vanificare un risultato economico generale. 
Nella vita quotidiana forse, a volte, ci si abbandona con piacere a qualcosa di più urgente perché più istintivo e piacevole, diciamo pure più “umano”. Ma nel lavoro bisogna distinguere tra“urgenza” ed “importanza”. Le cose urgenti in genere sono molto evidenti, ma molto spesso sono tali perché premono più ad altri che a noi, e spesso per noi sono prive di importanza cose importanti sono quelle che invece hanno una stretta influenza sui risultati. 
Se non abbiamo chiaro in mente quali sono le cose importanti, saremo facili vittime delle cose urgenti e devieremo dal tracciato che doveva portarci al raggiungimento di un obiettivo
Alle cose urgenti generalmente si reagisce, con una certa maggiore o minore violenza: la conseguenza è il nervosismo che generalmente affatica la nostra giornata lavorativa. 
Stabilire priorità ed obiettivi è demandato ai vari livelli dell’organizzazione, ma una volta che tutti ne prendono coscienza e li condividono ognuno è tenuto, per la sua parte, a dare la precedenza alle priorità. Ognuno deve essere capace di dire di no a ciò che non è prioritario ma solo urgente.